venerdì 25 luglio 2014

Torta al cioccolato, mandorle e pere

Ecco un altro post della mia coinquilina criminologa Angela della rubrica "Dov'è la lingua di gatto"!


Torta al cioccolato, mandorle e pere


Questa torta ha origini speciali. Non parlo del luogo di nascita, perché quello a me è rimasto ignoto. Nel maggio 2012 mi recai a Basilea da un’amica. Si organizzò una cena e, con non-chalance e senza ricetta, questa amica cominciò a preparare questa delizia. Io, da parte, le chiedevo informazioni: “Quanto di questo? Quanto di quello?”. E lei rispondeva vagamente. O perché doveva rimanere un segreto o perché forse stava andando a caso. Mi conquistò completamente. La torta. E non conquistò solo me. E continua a conquistare. Solo tempo dopo mi consegnò finalmente una vaga ricetta. Questa torta mi ricorda il Dottor Lecter, per la sua capacità di affascinare e conquistare, appunto. E per l’alone di mistero che continua a vorticare attorno a lui. 
Ingredienti:
4 uova 200 gr. di mandorle macinate/granelli 200 gr. di cioccolato fondente 200 gr. di burro 150 gr. di zucchero 2 C di farina
½ busta di lievito pere



Preparazione
Come consiglio sempre: comincia a preriscaldare il forno. In tal caso a 200°. Unire zucchero e mandorle. 

Separatamente sbattere le 4 uova e poi aggiungerle a zucchero e mandorle. Questo facilita lo “sbattimento” delle uova. Sciogliere a bagnomaria le tavolette di cioccolato fondente con il burro. Io uso la tecnica di una padella dentro l’altra. Fa sorridere questa soluzione da MacGyver. Sciolti questi elementi, aggiungerli al primo composto (zucchero, mandorle e uova). Aggiungere ora farina e lievito. Sulla quantità di farina effettivamente bisogna andare a occhio. Io solitamente metto 2 cucchiai grandi abbondanti e un altro scarso. Tendenzialmente è una torta che all’interno rimane umida (a causa della poca farina e delle pere), dettaglio da tenere ben presente quando si fa la “prova del coltello” (per vedere se è cotta). Dimenticavo: 40 minuti in forno a 200 °.

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